📍 PECHINO, IL MONDO ‘ALTRO’ E UN CONFLITTO TUTTO OCCIDENTALE

(Sintesi e piccole riflessioni in parentesi a cura di fabbod)

fabbod: il pezzo che segue sembra dire che ciò che accade nel mondo è la soluzione finale del piccione per vincere una partita a scacchi. Dove il piccione sono gli USA 🇺🇸 e il giocatore la Cina 🇨🇳.

di HU Chunchun
Limes 7/22

Lo scontro tra Mosca e Kiev può innescare una guerra fredda 2.0. Cina e Sud del pianeta non intendono parteciparvi. Tra battaglie di narrazioni e doppi standard americani, la Repubblica Popolare sa di essere il vero nemico. Ma morirà solo per Taiwan

L’UOMO DI pensiero» appare disorientato.
Tale disposizione d’animo si è manifestata chiaramente in Germania – il gigante economico dell’Unione Europea – in occasione del dibattito e delle polemiche scatenatesi dopo la presa di posizione di Jürgen Habermas in un articolo intitolato «Krieg und Empörung» 1 («Guerra e indignazione») e la «Lettera aperta al cancelliere Olaf Scholz» frmata da 28 intellettuali tedeschi.

La ragione di tale sconcerto e confusione non è solo per l’aggressione… Lo strappo di Mosca al diritto internazionale vigente minaccia l’intera impalcatura dell’ordine globale, faticosamente costruita al termine della seconda guerra mondiale nell’ottica di una pace generale. A 77 anni di distanza dall’ultimo, devastante confitto globale il mondo si trova ancora una volta di fronte a una svolta epocale….

l’«uomo di pensiero», ossia l’intellettuale, si misura sul piano delle idee con la comprensione e la spiegazione del confitto in corso.

Due sono in particolare le questioni che rappresentano il fulcro di questa ricerca e che esigono risposte di tipo teoricouniversale e contestuale:

1. di che tipo di guerra si tratta, o meglio qual è il suo scopo
2. e come ci si deve rapportare a essa.

(per rispondere a queste domande l’autore prende in esame i vari punti di vista. Mossa che difficilmente riuscirebbe ad un occidentale, abituati come siamo a guardare il mondo dal nostro piedistallo)

Ciò che colpisce nel caso ucraino, fermo restando che si è trattato di un’aggressione condotta dalla Russia contro ogni norma del diritto internazionale, è il complesso quadro di narrazioni che si sono sviluppate attorno a essa e che hanno prodotto differenti percezioni del confitto in corso.

🇷🇺 Da parte russa

gli argomenti esposti da Putin a favore dell’uso della forza appaiono coerenti in termini egemonico-politici, ma del tutto discutibili, quando non contraddittori, nel contesto di una rifessione etico-morale… I molti saggi e discorsi di Putin su argomenti storici, in parte direttamente rivolti all’opinione pubblica occidentale tramite media europei e americani, consentono di ricostruire la peculiare narrazione russa sull’Ucraina, che è parte integrante di una più vasta narrazione sulla Grande Russia. Il filo conduttore di quest’ultima è la genealogia russa, che dalla Rus’ di Kiev all’impero zarista conduce fino alla Russia attuale. Con questo argomento storico Putin reclama il diritto alla revisione di quelle che vengono sentite come ingiustizie subite dalla Russia all’indomani della disgregazione dell’Unione Sovietica e alla «riconquista» di aree territoriali storicamente russe.

(tuttavia non si può escludere l’interesse geopolitico della mossa russa, Putin gioca chiaramente al repulisti. Sto scontro prende piede dal patto Molotov-Ribbentrop)

(L’occidente (perbenista) oppone a tale visione putiniana) un’ enfatica metafora della «lotta tra democrazia e autocrazia, tra libertà e dittatura» (che) permea l’opinione pubblica ed esprime il consenso condiviso di Stati e società occidentali relativamente alla percezione del confitto… la stessa esistenza della democrazia come modello politico e sociale appare minacciata …

(ma l’interpretazione russa del conflitto non è l’unica a divergere dall’occidentale)

Ci pensa (a sparecchiare) il ministro il ministro degli Esteri indiano Subrahmanyam Jaishankar :

«L’Europa deve abbandonare quella prospettiva mentale in base alla quale i problemi europei sono i problemi del mondo mentre i problemi del mondo non sono problemi europei» (date una medaglia a quest’uomo!)

Parole simili ha usato la studiosa keniota Martha Bakwesegha-Osula «European solutions to European problems!».

E anche in Cina è questa l’opinione diffusa . Nella percezione del Sud del mondo, la guerra ucraina non è, in fondo, che una faccenda europea, le cui ragioni vanno trovate nel contesto europeo e le cui soluzioni devono giungere dagli Stati europei.

(leggi anche: cazzi vostri)

(liscia che carica) l’Arabia Saudita 🇸🇦… In un’intervista rilasciata alla rivista tedesca Der Spiegel, il politologo saudita Manâûr al-Marzûqi afferma che “solo un folle potrebbe fdarsi di Washington”…. dov’era l’indignazione dell’Occidente quando sulla base di ben labili argomenti gli americani e loro fedeli vassalli hanno invaso l’Afghanistan e l’Iraq provocando migliaia di morti?
(Severo ma giusto)

E la Cina 🇨🇳? Che ne pensa?

(i più dimenticano di) rammentare come le relazioni sino-ucraine fossero molto intense, a livello militare, economico e culturale. Ad esempio, in Ucraina studiano diverse migliaia di studenti cinesi e prima della guerra la Cina, non la Germania o un altro paese occidentale, era il partner commerciale più importante per Kiev…
(dunque) l’inaspettata guerra all’Ucraina ha gettato Pechino in un «dilemma strategico» di cui soffrono l’export, le sue relazioni internazionali e l’equilibrio interno al paese. La società cinese è profondamente spaccata sul confitto russo-ucraino. I due fronti contrapposti non sono tanto pro Kiev o pro Mosca, quanto contro l’aggressione e contro l’Occidente; al punto che la narrazione cinese sul confitto è improntata a una guerra delle idee. Tale scissione e divergenza di opinioni si rifette anche nella presa di posizione uffciale del governo, che corrisponderebbe a occhi occidentali all’inadeguatezza diplomatica di una «non posizione».

atteggiamento cinese verso la guerra in Ucraina può essere compreso soltanto se messo in relazione con il ruolo giocato dagli USA…

👤 🇺🇸 Blinken:

“Anche se la guerra del presidente Putin va avanti, noi continueremo a concentrarci sulla sfda più grande lanciata a lungo termine all’ordine internazionale, e rappresentata dalla Repubblica Popolare. Pertanto…gestiremo il contesto strategico di Pechino in modo da incentivare la nostra visione di un sistema internazionale aperto e inclusivo» 

👤 🇺🇸 Biden:

Il 23 maggio 2022, nel corso della sua visita in Giappone, il presidente Biden ha risposto alla stampa con uno «yes» alla domanda se gli Usa siano intenzionati a difendere Taiwan con la forza militare.

Ergo:

Pechino ha optato per la scelta tipicamente confuciana dell’«aurea via di mezzo». E anche in questo caso valgono gli opportuni riferimenti all’esperienza storica della guerra fredda, quando la nazione era ritenuta nemica sia dall’Unione Sovietica sia dagli Stati Uniti. La lezione storica, per la Cina, è quella di non scivolare mai più in un simile incubo strategico.

Secondo il politologo Yan Xuetong, Pechino abbandonerà la linea del diffcile equilibrio tra Russia e Usa, nonché la strada di uno sviluppo pacifco, per assumere un chiaro posizionamento solo nel caso in cui gli americani dovessero sostenere con le armi un’eventuale dichiarazione di indipendenza de iure da parte di Taiwan. L’opinione pubblica cinese si riconosce in questa valutazione.

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