📍 Sfogliando il New York Times 🗽

By Sharon LaFraniere

(cazzate mie, fabbod)

(Scopro che esiste Rochelle P. Walensky

👤 👩 🇺🇸 il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention

Il mio obiettivo è una nuova cultura orientata alla salute pubblica e all’azione al C.D.C. che enfatizzi la responsabilità, la collaborazione, la comunicazione e la tempestività

Ao! Er ministro Speranza!)

mercoledì ha espresso un profondo rimprovero per la gestione della pandemia di coronavirus da parte della sua agenzia, affermando che non aveva risposto abbastanza rapidamente e doveva essere rivista.
… il dottor Walensky ha delineato a grandi linee un piano per riorganizzare la struttura dell’agenzia per dare la priorità alle esigenze di salute pubblica e agli sforzi per frenare le continue epidemie e per porre meno enfasi sulla pubblicazione di articoli scientifici sulle malattie rare (non ho capito. Meno enfasi sulle malattie rare? 🤔)

I passi annunciati mercoledì sono nati da una revisione esterna che il dottor Walensky aveva ordinato ad aprile, dopo mesi di aspre critiche alla risposta del CDC alla pandemia. (sottolineo: revisione esterna)

🙋 Vabbè che hanno sbajato?


La guida pubblica è stata “confusa e travolgente”, secondo un documento informativo fornito dall’agenzia.

I leader del team Covid dell’agenzia si sono ritirati dopo pochi mesi, lasciando altri alti funzionari sanitari federali incerti su chi fosse al comando…

(ma soprattutto) a volte dati importanti sono stati rilasciati inspiegabilmente troppo tardi per informare le decisioni federali, inclusi alcuni dati su infezioni rivoluzionarie che avrebbero potuto influenzare una raccomandazione sull’autorizzazione di una serie di colpi di richiamo.

“Da 75 anni C.D.C. (1947 quindi) e la salute pubblica si sono preparate per il Covid-19 e, nel nostro grande momento, le nostre prestazioni non hanno soddisfatto in modo affidabile le aspettative”, ha affermato il dottor Walensky in un sorprendente riconoscimento dei fallimenti dell’agenzia. “Il mio obiettivo è una nuova cultura orientata alla salute pubblica e all’azione al C.D.C. che enfatizzi la responsabilità, la collaborazione, la comunicazione e la tempestività”.

(ps: c’eravamo quasi cazzo!)

L’agenzia è stata criticata per anni in quanto troppo insulare e accademica. Molti dei suoi esperti sono abituati a condurre ricerche mirate che sono state sottoposte a lunghe revisioni e sono a disagio per il tipo di azione urgente necessaria per affrontare il coronavirus e ora l’epidemia di vaiolo delle scimmie.

(si ringrazia Google Translate)

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