La Cina e gli Usa sono ai ferri corti sui chip di Taiwan
Di Nicola Borzi
Il fatto quotidiano 22/8/22
(non c’era poesia nel titolo originale! 😂)
🙋 Perché Cina 🇨🇳 e USA 🇺🇸 si scannano per Taiwan 🇹🇼?
(perché li c’è una società chiamata)
(sintesi a cura fabbod)
TSMC (che) DA SOLA produce il 92% dei semiconduttori più avanzati del pianeta, con unico concorrente la sudcoreana Samsung, e Taiwan fabbrica circa due terzi dei chip mondiali, in un periodo in cui la loro domanda è esplosa per la ripresa post-pandemica e la loro penuria ha rallentato la produzione di molti settori,a partire daquello automobilistico (ma non solo).
Uno smartphone incorpora circa 160 chip, ogni auto ibridafino a 3.500, i sistemi militari ancoradi più. Nel 2021, l’industria dei semiconduttori ha superato per la prima volta i 1.100 miliardi di componenti prodotti, per un valore di 614 miliardi di dollari (+25% sul 2020) che quest’anno dovrebbero salire a 681.
Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato col Chips Act un programma federale di sostegno per una somma pari a 52 miliardi di dollari per aumentare la produzione nazionale di chip. I destinatari includono Tsmc, il maggior produttore mondiale che ha sede a Taiwan, che sta costruendo uno stabilimento in Arizona per produrre chip di fascia alta e assai sofisticati a 5 nanometri… Ma la condizione chiave per poter accedere ai sussidi statunitensi è che i beneficiari non aumentino la produzione cinese di chip avanzati di fascia 28 nm. Questo è un problema serio per Tsmc, che ha un peso smisurato nell ’economia globale fornendo componenti chiave ad Apple, Qualcomm e altri giganti industriali. La società infatti produce già chip a 16 nm di qualità superiore inCina.
(ma) Se Pechino realizzasse un embargo militare contro Taiwan, le esportazionidi chip di Tsmc,vitali per intere filiere, sarebbero bloccate.