📍 Rivoluzione in Iraq 🇮🇶 di fabbod
Oggi, nella rubrica contro l’analfabetismo funzionale, riporto un pezzo uscito su Limesonline.com, nella rubrica “Il mondo questa settimana” a firma Lorenzo Trombetta.
Limes è di gran lunga la miglior fonte di notizie attualmente esistente in “Italia”. Ma i suoi ottimi giornalisti si distinguono anche per la loro grande abilità, non so se conscia o meno, di cosmetizzare le notizie. Ci tengo a sottolineare che non c’è sarcasmo nelle mie parole, chi sa tutte queste cose e le sintetizza in così poche righe merita rispetto, anche se gioca con l’altra squadra.
Analizzerò 2(3) vocaboli/concetti:
1. Sottoproletariato urbano: cioè colui che sta sotto al proletario(lavoratore dipendente malpagato) urbano. E chi ce sta sotto al proletario di città (urbano)? Lo schiavo del libero mercato? Quello che de sta macchina sgangherata prende gli avanzi e quando tira brutta aria non gli arriva niente? Giustamente me pare quello più propenso alla violenza ma la colpa non è la sua ma de chi nasce con un milione di stomaci… La rivoluzione Francese 🇫🇷 🗽 l’ha fatta il sottoproletariato urbano pe capisse.
2. Retorica populista/sovranista: la parola populista (analizzo solo questa tanto il meccanismo è il medesimo) è sintesi perfetta dell’ipnosi di massa. Siamo una democrazia, potere del popolo, ma se t’azzardi a dirlo diventi populista. Se ti azzardi a dire che a casa nostra, Italia o Iraq che sia, dovrebbero prendersi decisioni che prendano in considerazione in primis il benessere del popolo ed in secundis gli interessi dei mercati, poi dei mercanti, poi delle veline del potere, poi delle guardie, poi dei militari, poi de tutti quelli che hanno mille stomaci…. Sei un fottuto populista. Meriti shitstorm politicamente corretto con annessa filastrocca Ipnopedica*: populista, populista, razzista, xenofobo, scureggiatore seriale…
*Tizio è un populista, tizio è un sovranista, tizio è un populista. Dieci ripetizioni al giorno (radio, tv e social), 365/365. Tremilaseicentocinquanta l’anno fanno una verità. Populista è una parola brutta e cattiva. Tizio è populista. Tizio è cattivo. Tizio non va votato.
3. Il rapporto tra elezioni e potere. Ormai è divenuta normalità che chi vince le elezioni non po comanda’. Ma se agitate un secondo le meningi e fate uno più uno chi vince le elezioni deve comanda’. O quantomeno proporre. Cioè se il partito X vince le elezioni è giusto che il governo che deriva da X sia la corrente trainante dell’azione di governo. Questo non perché lo dico io, ma perché in una democrazia il partito che prende più voti rappresenta la maggioranza delle persone che vogliono partecipare alla vita politica (gli astenuti saranno sempre maggioranza in un Paese benestante). Altrimenti che ca**o si vota a fare?
Provate a leggere quanto segue, quindi, sostituendo ai vocaboli/concetti elencati 👆 le mie osservazioni. La notizia vedrà il ribaltamento degli attori. Cioè la coltre che divide buoni e cattivi inizierà a diramarsi.
Buona mini lettura.
📍 ESCALATION IN IRAQ 🇮🇶
[di Lorenzo Trombetta]
LIMESONLINE.COM
🗞 All’inizio della settimana si sono verificati sanguinosi scontri armati (30 morti e 700 feriti) tra milizie sciite irachene rivali nella fortificata Zona Verde di Baghdad, da decenni cuore istituzionale iracheno, sede delle principali ambasciate e degli uffici delle organizzazioni internazionali.
(non è na rissa ar bar di periferia finita male, pe capisse)
L’escalation armata si è innescata dopo l’annuncio da parte di Moqtada al-Sadr di ritirarsi dalla vita politica sullo sfondo del braccio di ferro in corso da quasi un anno per la formazione del nuovo governo, dopo le elezioni dello scorso autunno. Come forma di protesta, apparentemente spontanea e in reazione a questo annuncio, i sadristi si sono mobilitati in massa, prima occupando il palazzo del governo e quindi attaccando i miliziani dei partiti armati filo-iraniani
🙋 Com’è andata a fini’?
Dopo 24 ore di violenze, Sadr ha annunciato la fine della mobilitazione e ha ordinato ai suoi di ritirarsi. Mercoledì a Bassora (nel sud del paese) nuovi scontri tra sadristi e filo-iraniani sono scoppiati sullo sfondo, sembra, di una lite individuale; tre persone sono rimaste uccise.
l’élite al potere è fortemente contestata (proteste popolari del 2018, 2019 e del 2020) e attraversa da almeno tre anni un’evidente crisi di egemonia. Le elezioni dell’ottobre 2021 hanno sancito una vittoria netta da parte del movimento sadrista…
🙋 Ma chi è sta gente?
(so tipo i 5 stelle, e tutti quelli che vincono le elezioni ma non possono guidare la macchina)
Forte del suo leader (un sayyid che vanta la discendenza dal profeta Maometto ed è il rampollo di una famiglia sciita di alto rango), di una base di sostegno costituita dal sottoproletariato (feccia subumana per le élite) urbano presente soprattutto nelle sovrapopolate favelas a est di Baghdad, e di una retorica populista* (“contro la corruzione”, “i politici post-2003 sono tutti ladri”) e sovranista* (“l’Iraq e basta, via l’Iran e gli Usa dalla nostra terra”) basata sul passato della resistenza armata contro l’occupante anglo-americano, il movimento sadrista non è però finora riuscito a ottenere quanto promesso prima del voto: guidare il governo con un premier nominato da Sadr.