Introduzione fabbod
L’italia è spaccata in due tra la propaganda multipolare e quella globalista.
Vogliono tutti sapere se il cattivo è Put-in o l’amico invisibile Bidè-n.
Guarda il fulmine 🌩, occhio alla saetta!
Mentre gli occhi 👀 di tutti si concentrano sul referendum farsa nell’Ucraina 🇺🇦 pefforza filo russa che darà un alibi a Put-in per sgancia’ ‘ste tattiche nucleari ⚛ il comparto militare russo ha già fatto la sua mossa in Africa, accerchiando il loro nemico, che si dia il caso siamo NOI!
Potete essere sovranisti, comunisti, razzisti o perbenisti. Questi 🇷🇺 ci hanno aggirato, l’America ci ha salutato e alla gran Bretagna 🇬🇧 prudono le mani.
Buona lettura
📍 Pronti a combattere⚔?
di Germano Dottori
Limes 8/22
🙋 Vabbè quindi, semo pronti?
… siamo preparati ad affrontare evenienze che non contemplino uno scontro armato prolungato con una grande potenza. Con avversari più forti e determinati avremmo invece presumibilmente più di una difficoltà, anche se non saremmo chiamati a misurarci da soli. Una guerra mondiale non potrebbe infatti vederci certamente tra i protagonisti, ma soltanto tra i comprimari, seppure di rango.
Lo SCORSO 10 MARZO, INTERVENENDO presso le commissioni Difesa dei due rami del parlamento, il
👤 🇮🇹 🎖 capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Enrico Credendino….(ha descritto) minuziosamente il nuovo scenario strategico entro il quale la sua Forza armata è chiamata a operare:
🙋 Non è quindi sbagliato chiedersi se lo strumento di cui disponiamo sia adatto alle nostre attuali necessità, che potrebbero contemplare molto più che in passato situazioni di aperto confitto, anche di signifcativa intensità.
1. Gli Usa 🇺🇸 se ne vanno nell’indo pacifico
il Mediterraneo risentirebbe del maggior attivismo di paesi che, «con politiche marcatamente assertive», stanno occupando gli spazi vuoti generati dalla rimodulazione della presenza statunitense 🇺🇸 verso l’Indo-Pacifco. Tale circostanza comporterebbe il passaggio da «una situazione di pace con possibile escalation verso crisi o confitti» a una di competizione permanente tra gli Stati dell’area e, quindi, «di equilibrio instabile permanente» suscettibile di precipitare scontri.
2. Russia 🇷🇺, Cina 🇨🇳 e Turchia 🇹🇷 vengono nel Mediterraneo
La guerra in Ucraina, inoltre, avrebbe enfatizzato la tendenza: se ancora sette anni fa, nel 2015, era presente in pianta stabile nel Mediterraneo soltanto una nave logistica russa 🇷🇺 basata a ¡ar¿ûs, ora la fotta di Mosca nel mare nostrum farebbe registrare una presenza media che si sarebbe attestata negli ultimi mesi tra le dieci e le dodici navi, tra imbarcazioni di superfcie e sommergibili, oltre alle unità appartenenti alla Flotta del Mar Nero
si era poi sommata negli ultimi anni anche quella costante di gruppi navali cinesi 🇨🇳 in attività di cosiddetta naval diplomacy, cioè volta a mostrare bandiera e rimarcare gli interessi di Pechino nel Mediterraneo. Ed era in atto anche un signifcativo riarmo navale dei paesi rivieraschi. La Turchia 🇹🇷 , ad esempio, appariva in procinto di diventare la prima nazione marittima del Mediterraneo, avendo raddoppiato la consistenza della propria fotta, ormai dotata di navi moderne e molto sofisticate…
3. Pure le pulci hanno la tosse de sti tempi
Stava emergendo anche la Marina egiziana 🇪🇬 – cui proprio noi abbiamo ceduto due anni fa un paio di nostre Fremm 🇮🇹 già armate… La stessa Algeria 🇩🇿 ha acquisito nuove capacità marittime, in particolare sottomarini sofisticati 🇷🇺 della classe Kilo, e a differenza dell’Italia sarebbe anche in grado di condurre attacchi missilistici contro bersagli a terra.
L’eccellenza italiana nel tempo
La Marina è in realtà storicamente molto sensibile ai mutamenti di scenario e ha sviluppato nel tempo una propria percezione del mondo, degli interessi nazionali perseguibili via mare nonché della guerra che potrebbe esser chiamata a combattere
🎯 La Marina ⛵ italiana 🇮🇹 (guerra fredda)
Nel contesto della guerra fredda, la nostra Marina avrebbe avuto una missione chiara: contrastare la minaccia subacquea sovietica e concorrere alla protezione nel Mediterraneo dei grandi gruppi navali da battaglia allestiti attorno alle portaerei statunitensi
🎯 La Marina ⛵ 🇮🇹 (all’epoca del terrorismo)
Riconfgurammo il nostro strumento militare in funzione dell’obiettivo di permetterne la partecipazione attiva alle operazioni di polizia internazionale che il nostro maggiore alleato avrebbe intrapreso per puntellare il consolidamento di un nuovo ordine mondiale. Il parco corazzato venne dismesso e si puntò sulla valorizzazione delle fanterie leggere e sull’accentuazione della loro mobilità. Nel primo decennio di questo secolo, al picco dello sforzo in Afghanistan e in Iraq, si giunse a impegnare all’estero fno a 12 mila uomini simultaneamente.
🎯 La Marina ⛵ 🇮🇹 (oggi)
A questa evoluzione se ne è accompagnata un’altra, innescata più recentemente dalla constatazione della minore propensione americana a intervenire militarmente ovunque emerga un focolaio d’instabilità: un dato peraltro evidente dal 2011 al quale ci stiamo finalmente adeguando. Abbiamo compreso che possono verificarsi evenienze nelle quali i nostri interessi nazionali sono in gioco e non è possibile contare sul sostegno dei nostri alleati, a causa della loro indifferenza o, peggio, della presenza di obiettivi divergenti rispetto ai nostri.
🙋 Quindi?
(aumentare) le dimensioni dei nostri cacciatorpediniere: quelli che ci accingiamo a costruire dislocheranno infatti oltre 11 mila tonnellate. Ancora più interessante è per certi versi quanto accaduto alle nostre fregate, che costituiscono la vera ossatura della fotta: il salto che ha condotto dalle Lupo e dalle Maestrale alle Fremm è davvero signifcativo, specialmente quando si considerino le dotazioni della versione cosiddetta general purpose che, grazie ai cannoni da 127mm equipaggiati con i proiettili Vulcano aventi una gittata superiore ai cento chilometri è in grado di colpire un paese avversario dall’esterno delle sue acque territoriali.
Questo sviluppo ha generato uno spazio da colmare più in basso con i pattugliatori, di sicuro la realizzazione esteticamente più controversa, ai quali ora si intenderebbe affidare anche la protezione antisom (anti sommergibile) delle navi maggiori…
Cavo Dragone e Credendino hanno chiesto al governo e al parlamento l’ulteriore potenziamento delle capacità di lotta antisom e anti-aeree, trovando un certo ascolto. Aumenteranno conseguentemente le Fremm in versione Asw – Anti-Submarine Warfare – specifcamente adattate alla caccia dei sottomarini ostili… E si sta provvedendo a espandere le capacità di difesa aerea della fotta.
🙋 L’italia 🇮🇹 è pronta a combattere?
La collaborazione tra Genio navale e Fincantieri si è infatti fnora tradotta in un’innovazione militare marittima costante, che sta ponendo la nostra Marina a livelli di assoluta eccellenza…
Il problema, naturalmente, è rappresentato dalle risorse economiche allocate alla Difesa e dalla loro ripartizione, non dalla qualifcazione e motivazione degli equipaggi, che non sono in discussione… La Marina fa, naturalmente, del suo meglio: ma il confronto con i ritmi addestrativi impressi dalla Royal Navy 🇬🇧 è impressionante…
Nella prospettiva di un urto di maggiori proporzioni, sarebbero però da rivalutare le scorte del munizionamento: in marzo, Credendino aveva fatto sapere che da giugno i missili anti-aerei imbarcati non sarebbero stati più operativi. Ci vorrà del tempo per sostituirli. In ogni caso, si moltiplicano voci e testimonianze che descrivono i vani lanciamissili delle nostre navi come praticamente vuoti. E si tratta di un problema serio, seppure sia ormai chiaro il fatto che in caso di confitto maggiore la questione del consumo dei materiali investirebbe tutte le Forze armate occidentali.