
Ho la testafrolla di dubbi da sempre. Da quel dí in cui la prof di filo-sophia mi consigliò il “Mondo di Sophie” e io andai alla biblioteca comunale per prenderlo, in prestito. Ricordo ‘sti eucalipti imponenti che introducevano un edificio fuori dal secolo, pareti spesse, fatte per durare, persone in silenzio, menti fatte per ascoltare. Pensai: Cazzo sul serio posso prendere quello che voglio senza pagare? Pare un sentiero.
Entrai per le risposte, uscii pieno di domande. Tornai ogni mese per altre risposte, rincasai ogni mese con altre domande.
La gente sa, e non sa “gnente”. Meno sanno e più ci si aggrappano. Una guerra fra poveri in salsa ignorante. Non più conversazione ma sopravvivenza. Zootikon politikon. Dai no vax ai nobel per la fisica, è solo sfida non confronto. Qual’è l’argomento giusto per non passar da temerari?
Ehi! Popolo! Italiani, navigatori, commercianti, santi, poeti, compagni, camerati, zingari, esodati, cassa integrati, imprenditori ristorati: “IO So di non sapere” diceva il Maestro, non era una frase ad effetto buona per i cubicoli social odierni, ma una bussola per naviganti. Metterla nella Costituizione, articolo 0: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sull’Ignoranza. Tanto chi cazzo la Legge.
fabbod
Ottimo articolo. Diceva Luciano De Crescenzo: se hai di fronte una persona con delle certezze, abbi riserva nel rivalutarlo. Viceversa, se hai di fronte una persona con dei dubbi, sicuramente è un probo individuo, umile ed onesto.
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Esatto. 2 orecchie e 1 bocca.
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