Anarco-Darwiniano ?

‘Sto blog è ‘n mazzo de carte

«Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma»(Antoine-Laurent de Lavoisier)

Se tale affermazione dal punto di vista scientifico non è prorpriamente corretta lo è in chiave filosofica, anche se per me Antonino voleva dire una cosa più semplice: nessuno se inventa ‘n ca**o.

Da sempre incentrata sulla rivoluzione, un ribaltamento digitale della guida societaria, l’Anarchia è faro e garante della libertà umana ma come ogni forza generatrice è cieca, unidirezionale. Tutto o niente, è il suo concetto dogmatico di rivoluzione al punto tale che, come il poro Boemo, salvo rare eccezione seppur di rara bellezza, alla fine La “esonerano”.

Il pensiero preconcetto viene sempre bocciato dalle analisi costi e benefici, tanto avverse al nostro Paese, e più scaviamo nella natura e più ci rendiamo conto di quanto questa si componga in un unicuum analogico. Nulla è definito “in bit”, neanche le più banali questioni: non il sesso ( ne esistono almeno 48 e non due ), nè i colori. L’ultimo baluardo cameratistico dell’uomo che non deve chiedere mai potrebbe risiedere nella fisica quantistica ma, non a caso, proprio in questo ramo scientifico siamo più che consapevoli di capirci poco e nulla, forse l’apparente digitalità quantistica potrebbe essere la manifestazione stessa dell’ignoranza. Più lungo il tragitto, cognitivo o meno, maggiore il rischio di cercare una scorciatoia; riadattando il famoso detto: quando il c*lo pesa, tutto è ‘na sedia. Siamo pigri, mente e corpo.

Dunque anarco-darwiniano. Crasi verbale tra due concetti, Anarchia e Darwinismo, a mio avviso codice madre della mente umana.

L’Anarchia è il migliore dei mondi possibili, ha ragione, non esistono poteri buoni ma la “signorina” non è matura, Le manca la sua platonica metà: l’1% di un occhio è meglio di niente.

e le carte ?

Era una scorciatoia cognitiva. Se qualcuno di voi ha mai giocato a roba tipo Magic o The Elder Scrolls Legends potrebbe sfruttare un percorso cognitivo che questi giochi creano per giungere celermente al mio concetto: un mazzo “puro” è bello e dopaminergico ma il suo win rate non ti porterà mai grosse gioie se non lo “sporchi”.

Work in progress….

Fabbod 28/9/2020

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