Dice Fabrizio

A Cosimo, In quel di Macchiavelli, che l’homo non po’ esse esposto troppo alla Guerra perché questa è Male. Fa schifo, la Guerra. Devi esse cattivo per vincerla. Devi uccidere, ingannare, depredare… E così facendo, ti nutri dello schifo, diventi quello schifo. Lo rifletti e lo alimenti, quello schifo. Per questo i nostri avi combattevanoContinua a leggere “Dice Fabrizio”

Telefona tra vent’anni

Io adesso non so cosa dirti Perché i miei concittadini seguono il pifferaio, sono ormai belli che partiti per la maggiore tra no-vax/putiniani e struzzi. Ovviamente quando sono liberi dal loro ammonticchiare monete, oggetti o beat*coins 🍄 Io pure non scherzo eh! Ma vedo pure tanti arabi che hanno più o meno la fascia etàContinua a leggere “Telefona tra vent’anni”

“Non abbiamo bisogno di condividere storie…”

È periodo Champions e come tutti gli appassionati di calcio seguo le vicende finali delle competizioni europee a prescindere dalla mia Roma. Amo il bello cioè l’armonia e mirare il City di Guardiola che come un meraviglioso organismo, muovendosi l’unisono prende a pallonate i miliardi asincronatici miliardari campioni degli sceicchi – anche se proprio conContinua a leggere ““Non abbiamo bisogno di condividere storie…””

“Evaporato in una nuvola rossa”

Quando hai visto l’ultima volta un uomo camminare libero, alla mano? Per la via, mano in tasca, fischiettando una canzone, hai visto un’ìride d’un prossimo? Rimpiango il paese estraneo, in cui tutte le code ti fissano, Estrangier. ‘Sto Paese di estranei. Extraneus. “Come ti senti amico? Amico fragile. Se vuoi potrò occuparmi un’ora al meseContinua a leggere ““Evaporato in una nuvola rossa””