Mutazioni genetiche del potere, parte 1

Domande esistenziali e supposizioni fantascientifiche

Non ricordo dove ma lessi che è saggio, ogni tanto, porre dei grossi punti interrogativi su ciò che nella nostra vita riteniamo più ovvio. Nuotare in riflessioni profonde del tipo: dio esiste? Sono realmente ciò che credo di essere? Bruno Peres po’ gioca’ a pallone?
Dopo accurate ricerche statistiche per trovare una risposta a quest’ultimo interrogativo me ne venne in mente un altro: ma l’impero romano è mai crollato realmente?

Sorpresi? Maddai! Chi non pianse quando la prof di storia annunciò il crollo dell’impero romano d’Occidente?! Io neanche ci volevo andare a scuola quel giorno!

La dialettica storiografica ci spiegò che tale crollo fu la fine un percorso di decadenza e tra le tante cause forse ebbe peso anche il cambio di paradigma religioso: da pagani a cristiani.
I filo-dittatoriali ovviamente considerarono buona solo quest’ultima frase. Pseudo appassionati di storia sposarono tale visione secondo la quale lo shift religioso condusse al crollo; nel loro immaginario virtuale i nostri antenati sarebbero divenuti delle fighette che anziché dividere e imperare iniziarono a porgere le altre guance ricevendo sonori e barbari schiaffi.

Filogeneticamente scettico, ontologicamente cinico – in onore al Maestro Diogene e non alla deriva dei suoi allievi – evito da sempre confronti su vari temi se intuisco predisposizioni pregiudizievoli.

Perdonate l’intransigenza ma odio questa saccenza pigro-bigotta dei più a carpire solo cause temporalmente prossime al fatto rimanendo, volutamente o meno, ciechi alle più remote; un po’ come se un uomo fosse il prodotto della digestione dell’ultimo pasto e non di tutti quelli che abbia consumato nella sua vita.
Tuttavia, per non fare come loro iniziai a chiedermi se gli “imperialisti” avessero ragione, cioè se la religione cristiana avesse potuto portare alla disfatta romana. Ne conclusi che probabilmente era vero il contrario: il cristianesimo fu il salvagente ( si sa che questi sono sempre meno del dovuto) di Roma.
La nuova religione infatti indusse una “mutazione genetica” del potere grazie alla quale questo o questi poterono cavalcare i secoli. I confini dell’impero vennero meno ma Roma sopravvisse come soggetto di potere ( termine a cui darò più spazio) grazie proprio alla religione.


Poi un giorno mi ritrovai per le mani un romanzo: Prima Fondazione di Isaac Asimov.

Fabbod 2.10.20

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