La Rivoluzione Bangladina

Hilton, Fiumicino, 6 Marzo 2023.

Stanno facendo i lavori fuori, alla sala conferenze, smantellano tutto; dei bangladini.

Che poi non so nemmeno da dove vengono perché noi a Roma definiamo così tutti coloro i quali son’ mulatti e gentili.

Piccolini e sorridenti al punto tale che mi sfugge il loro problema psicologico principale perché fanno un lavoro di merda riuscendosi a farsi sfruttare beatamente dai migliori idioti occidentali che comprano scarpe prodotte a pochi centesimi pagandole cinquecento o mille euro solo perché reclamate a ipnosi e indossate da quelli che piacciono, ed insisto a riguardo dato che veramente parliamo di scarpe di merda essendo prodotte con roba che dopo qualche mese evapora.

In un certo qual modo so Bio.

Nonno aveva le scarpe Bio: pelle, legno e un paio pe’ na vita 🌱. Quando nonno moriva le potevi butta’ nell’umido. Oppure falle magna’ dai robot 🤖 a biomassa americani (EATR).

Vabbè tornamo ai bangla che vado Fuori Tema!

Avete mai sentito de ‘na sparatoria tra bangladini?

Ok, ho poc’anzi evidenziato 👆 che appunto so’ cordiali e gentili ma sempre a Roma questa etichetta cala pure su persone quieti e tranquilli finché non le fai incazza’ quindi ok la ragione vuole che quieto non sia colui che va per sparatorie, però io:

“ultim’ora: sparatoria tra bangladini!” non l’ho mai letta o comunque non me la ricordo.

Faccio, pertanto, un bel salto deduttivo e totalmente autonomo portandomi su una sillogica affermazione: i bangladini se so presi Fiumicino, Roma e parte dell’italia 👇 senza colpo ferire; anzi no, a colpi di sorrisi.

Prima erano rose ai tavoli poi alcolici o roba utile dove serve. MiniMarket e mo edilizia. Viva Dio er giorno che entro in banca e trovo Mustafa che me fa ‘n sorriso 😊.

Ogni giorno la vita mi stupisce.

Non prendete questa affermazione come romantica perché lo stupore della vita oggi lo vincono gli imprenditori del nord est:

L’unico modo per venire incontro alle richieste dei settori produttivi e dare un senso a quei ripetuti annunci di «canali di ingresso regolari» in Italia che, di fatto, non esistono. Il governo Meloni lavora già ad un nuovo decreto flussi, questa volta probabilmente biennale se non addirittura triennale, per una cifra complessiva che, a seconda dell’arco di tempo preso in considerazione, non supererà comunque le 2 o 300.000 unità, insomma non più di 100.000 all’anno. E invece ne servirebbero almeno 205 mila, di lavoratori stranieri. Tanti ne hanno richiesto gli imprenditori in occasione del decreto flussi del 2021, quello da 69.700 ingressi: domande tre volte l’offerta...

Di Valentina Conte, Alessandra Ziniti
Repubblica.it (per abbonati)


😂
fabbod

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